1° Congresso della Associazione RIMA “Rete Italiana Mastocitosi”

Venerdì 3 dicembre 2021 si è svolto a Verona il 1° Congresso della Associazione RIMA “Rete Italiana Mastocitosi” e presentato il
PERCORSO DIAGNOSTICO-TERAPEUTICO DEI PAZIENTI AFFETTI DA MASTOCITOSI (PDTA)
In Italia non sono molte le Malattie Rare con PDTA Nazionale: Asimas orgogliosa si pregia di questo risultato, un immenso GRAZIE all’impegno costante dei medici che hanno collaborato per due anni alla realizzazione di questo lavoro.
Il primo incontro avvenne in presenza a Bologna il 19 febbraio 2019: respiro ancora oggi l’entusiasmo di partenza; dopo qualche giorno iniziarono le prime misure di sicurezza contro il Covid e oggi, dopo due anni, ho ritrovato in tutti loro lo stesso entusiasmo. E’ stato emozionante, oltre che bellissimo, essere presente e farne parte.
PDTA COSA SONO?
I PDTA sono raccomandazioni di comportamento clinico, elaborate mediante un processo complesso e sistematico delle opinioni di esperti, con lo scopo di aiutare i medici e i pazienti a decidere le modalità assistenziali più appropriate in specifiche situazioni cliniche.

Riportiamo parte dell’intervento INTRUDUZIONE PDTA delle delle dott.sse Patrizia Bonadonna e Roberta Zanotti

“Lo scopo di questo PDTA è di contestualizzare in Italia le più recenti linee guida internazionali relative alla gestione dei pazienti colpiti da Mastocitosi, definendo le tappe di diagnosi e i programmi di terapia. I PDTA si applicano a tutte le persone affette o potenzialmente affette da mastocitosi.
Nel Percorso Diagnostico Terapeutico si distinguono principalmente le forme solo cutanee (5-15% dei casi) e le forma sistemiche che, a loro volta costituiscono un
gruppo eterogeneo di neoplasie ad andamento cronico, dovute a una proliferazione anomala dei mastociti nei tessuti. La sintomatologia clinica di esordio è assolutamente variabile, portando il paziente ad essere valutato in prima visita da specialisti differenti come l’ematologo, l’allergologo, il reumatologo, il dermatologo e il gastroenterologo.
Pertanto, pur nella rarità della patologia, diventa rilevante poter disporre di uno specifico PDTA condiviso, a larga diffusione, che consenta un approccio standardizzato e omogeneo, tenuto anche conto delle necessità di diagnosi con metodiche di analisi avanzate e delle nuove opportunità terapeutiche.”