Pubblichiamo la storia della lettera di Carolina, figlia di Diana Vitali, che ha scitto ai giornali segnalando un problema di "vita quotidiana" capitatogli alcuni giorni fa.
Tale lettera è stata pubblicata e molte persone hanno risposto e molte altre persone, tra cui tutti i suoi amici e lei stessa, sono stati molto felici: si sono sentiti importanti e decisi!!
E' importante divulgare questa notizia perchè è
bello credere che ognuno di noi può fare molto, senza
aver paura di mostrarsi e con il cuore in quello in cui si crede, e per le
persone a cui vogliamo bene.
A volte è importante anche solo trasmettere agli altri un' idea, far
capire qualcosa che accade nella nostra personale esperienza di vita e che
per gli altri può essere assolutamente nuovo.
Il gesto di Carolina commuove, perchè ha trovato il modo e il coraggio,
fra tante insicurezze, dolori e paure dovuti alla sua condizione, e dall'impatto
di questa condizione con questa società, di accettarsi e comportarsi
con dignità.
Spesso è facile "nascondersi" dietro a luoghi comuni del
tipo"intanto non si risolve nulla"
per giustificare la nostra pigrizia: se nessuno
prova a fare niente è certo che non si cambierà nulla!
"Gentile
direttore,
mi chiamo Carolina Pagani e sono una ragazza di varia disabilità. Io
faccio parte di un gruppo di ragazzi e ragazze disabili e ogni sabato usciamo
per farci più autonomi così giriamo dappertutto. Ma ogni volta
c’è SEMPRE qualcosa che non va. Nel mio gruppo c’è
un ragazzo in carrozzella. Abbiamo assistenza, quando usciamo.
Ieri è successo un fatto che mi ha lasciata scandalizzata, offesa e
sconvolta:
ieri 4 Ottobre eravamo usciti e siamo andati alla fiera di Roma (Nuova Fiera
di Roma) a vedere la Fiera del Fumetto. Arrivati alla stazione della (Nuova)
Fiera di Roma è successo che l’ascensore NON funzionava, e, credetemi,
non c’era nessuno nella ferrovia che ci potesse aiutare. Così
l’assistenza chiamò il 113 e parlò con la Polizia, con
il direttore della ferrovia più gli addetti. Chiese alla polizia di
mandare una volante e controllare e hanno detto che FORSE la mandavano. Il
direttore disse che sono cose che succedono e gli addetti non ci sono.
Mi dica, le sembra possibile una cosa del genere? Le sembra possibile di spendere
così tanti soldi e poi non funziona mai niente? Io mi sono STANCATA
di tutto QUESTO. Non c’è UNA ripeto UNA persona in tutta Italia
che pensa ai disabili. Io, in nome di tutti i miei amici, dico ai lavoratori
di questo genere ATTIVATEVI! Fate schifo. Non avete pietà per i disabili.
Vi pare bello? A me no. Il mio amico si è congelato. Vi faceva fatica
attaccare un cartello con scritto GUASTO?
La ringrazio per l’ascolto e per aver pubblicato la lettera.
Carolina Pagani
L'articolo con la lettera è stato pubblicato dal Messaggero
il 16 ottobre 2008